(ASCA) – Roma, 27 giu – Antonello Zappadu, il fotografo che ha scattato le foto di Villa La Certosa, denuncia che l’azienda da cui dipende, il gruppo E-Polis, che fa riferimento al finanziere Alberto Rigotti, intenderebbe procedere al suo licenziamento.
Allo Zappadu sarebbe stata inviata una lettera di contestazione da parte dell’azienda per violazione dell’esclusiva nel rapporto professionale. ”Mi e’ stato confermato dal Comitato di Redazione che ci sarebbe una lettera di licenziamento – dichiara all’ASCA il fotografo sardo -. Secondo loro, perche’ avrei lavorato quando ero in malattia ed inoltre perche’ ci sarebbe dovuto essere un rapporto di esclusivita’, cosa che era gia’ stata superata con Nicola Grauso, il vecchio editore”.
Zappadu mette in connessione il fatto con le foto da lui scattate a Villa La Certosa al premier, Silvio Berlusconi, e ai suoi ospiti, e successivamente diffuse: ”Il punto cruciale – aggiunge il fotografo – e’ che ho fatto delle foto a Berlusconi che sono andate in giro per il mondo e al giornale non e’ piaciuto”. Alla richiesta di un commento sull’episodio, Zappadu si limita ad affermare: ”Cosa dovrei dire? Le cose vanno cosi’ in Italia, cerchiamo di combatterle”.
Il problema dell’esclusiva, che in questo caso evidentemente ha dei risvolti anche politici, in realtà è da considerare con la massima attenzione. Nel mio settore pochi o nessuno hanno un contratto con il giornale per cui lavorano, e nella maggior parte dei casi i rapporti tra fotografo e testata o redazione di turno sono spesso basati sulla parola e la buona fede.
Non appena, per un motivo o per l’altro, il fotografo in questione “entra” nelle grazie dei redattori (alla fine è quella la parte più difficile…) il suo lavoro diventa importante per la testata, che cerca di vincolarlo in tutti i modi con un accordo di collaborazione esclusiva.
Dovrebbe essere il punto di arrivo di ogni fotografo, e invece spesso è l’inizio della fine di un rapporto.
L’esclusiva è infatti a senso unico, ovvero il fotografo non può collaborare con nessuna altra testata, mentre la testata può collaborare con tutti i fotografi che vuole. Inoltre il rapporto scivola immediatamente sul piano del tacito ricatto: fai il bravo e noi continuiamo a farti lavorare… Già, perchè il fotografo, in cambio di questa “esclusiva” modello Forche Caudine non riceve nulla in cambio se non la speranza che la sua fedeltà venga premiata con un flusso di lavoro continuativo.
Ma c’è sempre il momento nella vita di ogni fotografo di reportage in cui gli capita di scattare del materiale che – finalmente – può far fruttare qualche dollaro in più della miseria che riceve normalmente. Magari cerca qualche testata straniera o qualche sito web minore… Errore gravissimo! Ogni caporedattore, oltre che possedere le vostre foto (presenti e future) crede di possedere anche la vostra anima, e questo per lui sarà un tradimento inaccettabile: andate piuttosto a letto con sua moglie (se ne vale la pena) ma non toccategli l’esclusiva!
State molto attenti, dunque, ad accettare qualsiasi tipo di esclusiva perchè adesso può sembrarvi una mossa giusta per portare a casa il lavoro (cosa non affatto garantita) ma al primo sgarro, anche minimo, il lavoro lo avrete perso completamente. E questo, invece, è garantito.